Sta letteralmente impazzando sul web e in particolare sui social media come TikTok. Stiamo parlando della fruit snack challenge, la sfida all’autocontrollo del tuo bambino. Il gioco è molto semplice: consiste nel mettere di fronte a bambini molto piccoli una scodella con all’interno il loro snack preferito, che inizialmente erano delle caramelle alla frutta (da qui il nome) ma che poi si sono trasformate nelle più svariate forme di cibo. Una volta preparata la scodella, si deve spiegare al bambino che ci si assenterà per un attimo e che lui verrà lasciato da solo con il cibo, che però non potrà consumare fino al nostro ritorno. Il tutto verrà ripreso di nascosto da una telecamera.

Questo semplice giochino che sta spopolando sui social media affonda le proprie radici negli anni ’70 e fu un vero e proprio studio dell’ Università di Stanford (USA): la Marshmallow challange. Il procedimento era grosso modo lo stesso, con l’unica differenza che i bambini che riuscivano a resistere avrebbero ricevuto alla fine una doppia razione marshmallow. L’ obiettivo di questo studio era quello di osservare le reazioni dei bambini di fronte alla tentazione, per testarne l’autocontrollo. Oggi come allora le reazioni sono le più svariate: c’è il bambino che agguanta la caramella e immediatamente se ne pente, quello che resiste, anche ricorrendo a diversivi per distrarre la mente dalla tentazione, quello che timidamente mordicchia e quello che divora tutto il contenuto della scodella, non appena il genitore ha voltato le spalle.
Gli studi condotti dall’ Università di Stanford hanno negli anni mostrato come queste simpatiche e ingenue reazioni rivelino in realtà moltissimo sui nostri bambini. Una volta cresciuti i bimbi che erano riusciti a resistere hanno mostrato di avere una propensione più spiccata alla regolazione delle proprie emozioni e dei propri impulsi, mentre gli altri si sono mostrati negli anni più inclini all’impulsività, all’aggressività e con un maggiore rischio di sviluppare problemi di condotta. Ovviamente non è possibile generalizzare e va ricordato che l’autocontrollo nei bambini è un’attitudine piuttosto complessa da sviluppare, che ha costantemente bisogno di essere allenata e risulta essere piuttosto difficile da gestire prima dei 4/5 anni, rispettando i personali tempi di ogni bambino.
Allenare i nostri figli all’autocontrollo, però, è molto importante, perché influenzerà in maniera rilevante ogni contesto della loro vita. Una buona gestione delle proprie emozioni è rintracciabile nel bambino in diversi contesti: il primo è sicuramente il confronto con i pari. Un bambino con un buon autocontrollo è solitamente un bimbo incline alla socialità, al dialogo e alla condivisione, capace di rispettare i propri e altrui spazi. Questo è possibile notarlo soprattutto a scuola, quando il bambino dovrà imparare a rispettare il proprio turno di parola, alzando la mano, senza imporsi sugli altri, ma anche nel controllare i propri capricci e nel rispettare gli oggetti e spazi in comune.

Insomma, questo simpatico e divertente giochino che ci ha strappato diversi sorrisi negli ultimi mesi e che ultimamente sempre di più vede come protagonisti anche gli animali domestici, sembrerebbe essere molto di più di una challenge virale. Quasi un vero e proprio test psicologico, capace di darci preziose informazioni.
Ciò che però in generale non va dimenticato è che il miglior modo per insegnare l’autocontrollo ai bambini è mostrarglielo con il nostro esempio.