Soprattutto sotto le feste o in occasioni conviviali, ti sarà sicuramente capitato di vedere i tuoi bambini o quelli di persone a te vicine rifiutarsi di salutare con esternazioni fisiche di affetto. Questo è un atteggiamento molto comune nei bambini, che contrariamente a quanto possiamo pensare, hanno già dei loro meccanismi di difesa e non hanno bisogno degli ulteriori timori, che molto spesso noi adulti inculchiamo loro, con la tipica storia del lupo, per esempio. Ma il dubbio intorno al quale molto spesso molti genitori si crogiolano è come comportarsi con un bambino che si rifiuta di dare e/o ricevere baci e abbracci? La risposta è molto semplice: esattamente come ti comporteresti con un adulto che esprime lo stesso tipo di richiesta, ovvero rispettando la sua scelta. Una trappola in cui molto spesso incorriamo è quella di non considerare i bambini per quello che in realtà sono, ovvero persone indipendenti e dotate di intelletto, sensibilità, bisogni e desideri propri e genuinamente tendiamo a vederli come estensione di noi stessi e dei nostri gusti, bisogni e desideri.  Ma l’unica differenza che intercorre tra un bambino e un adulto è la capacità di comunicare: soprattutto i bambini molto piccoli non sono in grado di articolare il proprio dissenso di fronte a una circostanza e per questa ragione è facile che incorrano in capricci e malumori. Ed è proprio qui che entra in gioco il compito di noi adulti: stimolare il bambino, affinché riesca a esprimersi al meglio delle sue capacità, sviluppando così, giorno dopo giorno il suo pensiero, le sue posizioni e la sua personalità, e questo possiamo farlo in primis rispettando le sue scelte. Se un bambino decide di non voler salutare con contatto fisico, non forziamolo. Facciamolo sentire accolto e accettato nella sua scelta, senza mai attivare meccanismi volti a farlo sentire giudicato e in colpa. Questo è un atteggiamento molto pericoloso che potrebbe avere delle gravi ripercussioni sul bambino, una volta diventato adulto. Al contrario, quando siamo da soli con lui, cerchiamo di capire cosa lo spinga a mantenere questa lontananza fisica, ma senza aspettarci nulla. Magari, esattamente come succede nel mondo degli adulti, il bambino non si sente energeticamente affine con la persona che rifiuta di salutare. Le persone che scegliamo noi nella nostra vita, non devono essere per forza le stesse che sceglie nostro figlio nella propria. Se è capace di scegliere e ha uno spirito critico su ciò che è meglio per lui fin da piccolo, dovremmo esserne fieri. Insegnamogli piuttosto che esistono diversi modi di relazionarsi con gli altri, come un sorriso, una parola, una stretta di mano o un cinque e che a seconda della persona che ha davanti e a come si sente in relazione a essa, è assolutamente libero di scegliere quella che più lo fa sentire a proprio agio. Inoltre, insegnare al bambino che ha la facoltà di esprimere liberamente il desiderio di non essere toccato, lo aiuterà da adulto a essere molto chiaro in merito al valore del proprio consenso, ogni qual volta si troverà in circostanze in cui si sentirà invaso. L’aurice Katia Hetter nel suo articolo per la CNN intitolato: “Non sono padrone del corpo di mio figlio”, si è soffermata a lungo sull’argomento, tanto da arrivare ad affermare che secondo lei i bambini forzati alle esternazioni fisiche sono più vulnerabili agli abusi sessuali. Non ci sono ancora prove scientifiche in merito, ma sicuramente la psicologia infantile si è a lungo interrogata sull’argomento è che questo modo di agire sia scorretto per i bambini è ormai un dato di fatto. Il bambino ha bisogno di imparare a riconoscere e rispettare i propri confini. E questo è un valore molto importante da trasmettere ai nostri figli, probabilmente uno dei più importanti, perché insegnare loro ad avere dei confini ben mercati, sia emotivi che fisici, li aiuterà a vivere maggiormente in equilibrio e a essere meno esposti a rischi. Infatti, ciò che molti genitori temono è che ciò renda i propri figli distanti e incapaci di dimostrare affetto, ma ciò che avviene è l’esatto opposto: far sentire il bambino libero e accettato nella sua personale scelta delle persone da amare e su come amarle, lo renderà da adulto meno vulnerabile e più consapevole. A dire NO di fronte a determinate circostanze, infatti, si impara da bambini e non è un capriccio, ma una manifestazione di libertà di pensiero.

Quindi se il tuo bambino bacia alcune persone ma si rifiuta di farlo con tutte, non è un maleducato, ma al contrario sta sviluppando la propria intelligenza emotiva e relazionale, e questo è un motivo di orgoglio.