“Non smettere mai di sognare”, “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Intorno ai sogni si muove da sempre un mare magnum di citazioni e merchandising. Ma ci siamo mai davvero chiesti perché sognare è così importante?

Il sogno è quel pensiero al quale la nostra mente va quando non è impegnata, quando cerca conforto nei momenti di ansia, e semplicemente tutte le volte che trova una buona occasione per farlo. É quel pensiero ricorrente al quale aggiungiamo ogni volta un dettaglio in più, così da modellarlo, pensiero dopo pensiero, sempre più secondo le nostre esigenze.

Il sogno è molto più di un desiderio, è un vero e proprio passionale obiettivo di vita, laddove passionale non è un aggettivo scelto a caso. Gli obiettivi nella vita possono essere diversi, molti dei quali sono imposti dalla società in cui viviamo, per poter vivere meglio. Ma il sogno è molto di più anche di questo. É sì, l’obiettivo di vita al quale tendiamo, ma un obiettivo intrinseco di amore e di passione, carburante puro per noi stessi e per il nostro sogno.

Perché è così importante avere dei sogni?

Fin da bambini, anche e soprattutto grazie al colosso della Walt Disney, recepiamo il messaggio di quanto sia importante avere dei sogni. Eppure raramente qualcuno ci educa a farlo. Come se sognare fosse una cosa di secondaria importanza e relegata soltanto all’infanzia, ignari del fatto che invece è alla base della nostra vita. Il primo insegnamento che ogni bambino dovrebbe ricevere è che deve avere un sogno e che mai dovrebbe credere di non essere abbastanza per realizzarlo, perché ognuno di noi può (e deve) essere tutto ciò che sogna.

Questo però, nessuno ce lo insegna. Forse perché l’ideale comune del sognatore è quello dell’uomo con la testa tra le nuvole, che non conclude niente. Eppure il sogno è un’esperienza di vita concreta, forse la più importante che possiamo fare. É ciò che più di qualsiasi altra cosa ci fa crescere, ci spinge a migliorarci ogni giorno di più per poterlo raggiungere. Il sogno è ciò che ci insegna il valore del sacrificio. Il sogno è tutto meno che inerzia, perché il vero sognatore è così innamorato del suo sogno, che non potrà mai stare con le mani in mano, senza adoperarsi per realizzarlo.

Avere dei sogni è ciò che meglio ci porta a conoscere noi stessi e la nostra autenticità. É ciò che fa morire tutti quei pensieri e giudizi limitanti che non ci appartengono.

Ma avere un sogno non è soltanto un impegno verso noi stessi. Sognare è anche ciò che tiene in vita il nostro ruolo nella società. I sogni sono energia, sono desiderio di cambiamento, di miglioramento. Un miglioramento per noi stessi, certo, ma di riflesso inevitabilmente anche per gli altri. Perché una società composta da persone che alimentano i propri sogni, è una società volta a un obiettivo comune: il meglio a cui si possa ambire.

E se i sogni non si realizzano?

Il sogno, come ogni esperienza di vita, può presentare tanti intoppi. Così tanti che a volte un sogno può anche non realizzarsi. Ma un sognatore che da bambino è stato educato a sognare e a essere all’altezza dei propri sogni sa che non ha fallito, ha inseguito soltanto il sogno sbagliato. Quello che in molti considererebbero un fallimento diventa così una preziosa opportunità per reinventarsi e migliorarsi ancora e ancora. Non è forse questa la vera evoluzione al quale l’uomo dovrebbe ambire?

Ed ecco così che educare i bambini e i ragazzi, ma anche noi stessi, a sognare e a non smettere di farlo, non è solo importante ma essenziale. Perché quel tanto commercializzato “Se puoi sognarlo, puoi farlo” della Disney non è soltanto una frase fatta ma una realtà. Tutto ciò che sogniamo è ciò in cui incanaliamo la nostra energia e tutto ciò in cui mettiamo energia diventa sempre, come per magia, la nostra realtà.